Il testo è tratto da:
Architettura religiosa in Ortigia
di Lucia Acerra
stampato nel 1995
da: EDIPRINT
CHIESA DI SAN GIUSEPPE DEI MAESTRI D'ASCIA
via Nizza
Si trovava nei pressi della Gangia dei Cappuccini in via Nizza e prese il nome di S. Giovanni ante portam latinam. L'indicazione ci viene dal canonico N. Agnello quando dice: "i Padri Osservanti... avendo acquistato una casa in città per infcrmeria, volgarmente detta Gangia, in contrada della Mastrarua, oggi via Gelone al lato della Chiesa di S. Giovanni ante portam latinam..."
In un esposto indirizzato al Senato di Siracusa il 24 maggio 1743, i Maestri d'ascia fanno presente che, per potenziare gli introiti necessari al mantenimento della loro chiesa dedicata al santo protettore, hanno accolto nella corporazione i maestri calafati. Ma tale immissione ha determinato una controversia sul posto che i Consoli devono tenere nelle processioni di S. Lucia e del Corpus Domini. I richiedenti supplicano le autorità di dirimere la questione perché in futuro non nascano malintesi o motivi di contese.
Si discute di assegnare i posti in base all'anzianità o all'importanza dei Consoli che erano tre per i maestri d'ascia e uno per i Calafati. Il Senato, con sentenza salomonica, determina un ordine che consenta alternativamente la posizione preminente all'uno e all'altro dei rappresentanti e la decisione, accettata all'unanimità, è controfirmata da Don Innocenzo Platamone Regius Magister Notarius.