Noto sanità - Siracusa medici, medicina, sanità, ospedali, malattie e salute

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Noto sanità

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23.3 - Lo sviluppo dell'assistenza ospedaliera a Noto attraverso i secoli

Non si ha documentazione sulla ospedalità di Noto anteriore al XVI secolo. Le prime notizie documen¬tate sono quelle della accurata relazione sull'ospedale netino redatta dal vescovo di Siracusa Girolamo Beccadelli Bologna nel corso della sua prima visita pastorale della diocesi il 4 settembre 1542,363). Dalla relazione, conservata nei Registri della Cancelleria Arcivescovile di Siracusa, si evince che allora l'ospedale era dedicato a San Martino ed era collegato ad una struttura nella roccia, probabilmente un antico oratorio del quartiere rupestre delle celle. Dalla nota mappa della città di Noto anteriore al terremoto del 1693, si sa che l'ospedale sorgeva subito dopo l'ingresso principale, nei pressi del Castello Reale.
Agli inizi del Seicento la struttura con l'annessa chiesa, fu data in gestione ai Padri Fatebenefratelli <364). Poi il terremoto cancellò per sempre Noto antica e con essa il suo primo ospedale. La successiva città barocca fu interamente ricostruita nell'attuale sito, lontana dai ruderi di quello originario. Il nuovo ospedale, dunque, fu costruito nel Settecento e venne dedicato a Santa Maria di Loreto. Sorgeva accanto alla chiesa del Ss. Crocifìsso, nell'attuale piazza Mazzini, dove un tempo sorgeva anche il convento dei Padri Fatebenefratelli, alle cui cure l'Ospedale rimase affidato. Nell'anno 1783 vi erano attivi otto posti letto gestiti da due religiosi a carico del Senato cittadino, col sostegno dei contributi di alcuni legati baronali. I Fatebenefratelli restarono a Noto fino al 1866. Poi il loro convento divenne una scuola (in via Nicotera).
L'ospedale fu sistemato nel monastero delle Benedettine bianche, nell'attuale via Trigona e venne ampliato grazie alla donazione dei beni di monsignor Raffaele Trigona (1794-1865), a cui, fin da allora, fu dedicato l'ospedale (365>. Il nuovo e attuale Ospedale Trigona fu costruito negli anni settanta, fuori l'abitato.
Ma le città che possono vantare la più antica e importante tradizione di ospedalità in provincia sono certamente Lentini e Siracusa che, per la complessità della loro storia, meritano una trattazione dedicata.
bibliografia
363 Ottavio Garana, l vescovi di Siracusa, Emanuele Romeo Editore (ristampa anastatica), Siracusa 1994, p. 135.
364 G. Russotto, op. cit., pp. 239-246.
365 Concetta Muscato Daidone, I medici della Neturn spagnola, Cmd Edizioni, Siracusa 1991.


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