Colera - Siracusa medici, medicina, sanità, ospedali, malattie e salute

Al contrario della peste, il colera, invece, ha avuto una storia più recente nell'Isola. E, come si è già detto, divenne la nuova "peste" dell'Ottocento. Già nel 1832, alla prime avvisaglie del cholera morbus diffusosi in Francia, le autorità sanitarie del governo borbonico di Sicilia diramarono le prime misure di igiene con un regio decreto del 10 luglio 1832 predisposto dalla Commissione Centrale Sanitaria . Ma nonostante i primi episodi furono segnalati a Siracusa solo nell'estate del 1837, con i tragici fatti di cui si è già detto , la Sanità siciliana fu colta impreparata e la strage di vite umane fu grande. Dai dati della Direzione Centrale di Statistica sappiamo che la mortalità di colera nella città di Siracusa giunse al 6,6% <330). Su di una popolazione che nel 1836 ammontava a 18.462 anime si registrarono 1231 decessi per colera. Le pagine dei Libra Defunctorum delle parrocchie di Ortigia, i cui tomi del 1837 sono tragicamente più voluminosi rispetto agli altri anni, ne sono oggi i muti testimoni. Nella provincia la mortalità incise complessivamente per il 2,9% con 7094 decessi su 237.118 abitanti, con picchi a Rosolini (12,3%) e Pachino (8,1%)(33l>. Una nuova ondata si verificò poi nel 1854 e fece numerosissime vittime, specie a Palermo. Mentre una terza ondata scoppiò sempre nel siracusano nel 1867, provocando ancora una volta molti morti. Ondate epidemiche che poi furono seguite da altri due episodi nel 1885 e nel 1911. A nulla servirono le misure di profilassi adottate. E per Siracusa e l'intera Sicilia fu un nuovo grave collasso demografico.

324-Fu allora che venne introdotta la figura del Magistrato di Sanità a Palermo (v. Capitolo 11).