Cusiosità - Siracusa medici, medicina, sanità, ospedali, malattie e salute

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Storia araldica monete
Vai ai contenuti

Cusiosità

A proposito di "Curiosità mediche" uno degli eventi che turbava maggiormente rimmaginario della gente era la nascita dei cosiddetti "mostri", che l'ignoranza e le sciocche credenze popolari collegavano agli oscuri segni del Maligno.

Un caso davvero singolare venne osservato a Siracusa il 13 giugno del 1773. La singolarità del caso non derivava solo dal particolare orrore delle malformazioni, ma dal fatto che l'aspetto del "monstrum" turbò tanto gli animi che il parroco di San Paolo, don Giuseppe Murè, lo fece disegnare sul Liber Baptizatorum da un tale Francesco Loreto da ì ieso. Nel tomo degli anni 1753-1798, al foglio 262, si legge del battesimo del piccolo Tommaso Lentinello, figlio di Vincenzo e di Grazia Rizza, die decimo tertio Junij del 1773 alle ore 23. Ma il rigo sotto si legge che, dopo un'ora:
"Huis parvuli de Lentinello gemellimi natum est monstrum, cujus schema hic apponitur, quod antequam petfecti nasceretur, hobstetrix Josepha Signorello, inopicans ex pedem imperfectìone aliquid insolitum, sub conditone baptizavit, et nature statini obiit et vitre omnimo experj ad me fuit delatum, ... nomine Joseph
Al parroco don Murè, pertanto, venne consegnato dentro un contenitore di vetro il corpo senza vita del "gemellum" che "natum est monstrumcon preghiera di registrarlo ugualmente sul libro dei battesimi poiché l'ostetrica, accortasi per tempo di qualcosa di insolito dalla imperfezione del piede, era riuscita tempestivamente a battezzarlo sotto condizione (310) prima ancora che fosse venuto al mondo, morendo subito dopo. In una nota sul retro del disegno si legge che:
"Francesco Rizza, cerusico, riferisce ne! mostro delineato aver osservato due vasi sanguiferi, uno nella parte superiore e l 'altro alla parte inferiore, quali, a parer suo, dice essere canalicchi del luogo del cuore e che nella parte superiore del umbelico vi era un pezzetto di osso che formava craneo, duro e tonante, nella parte destra, formava un occhio perfetto".


310 Era la pratica dell' "incravattamento", la facoltà data a chiunque di battezzare chi fosse in pericolo dì vita, per evitarne l'eterna dannazione. Il battesimo sub coriditio valeva se si tratava di un umano e non di bestia immonda.


Torna ai contenuti