regno due Sicilie
Regno delle due Sicilie
regno di sicilia 1812-1817
Il Regno delle Due Sicilie fu uno Stato sovrano dell'Europa meridionale esistito tra il 1816 ed il 1861. Il regno venne istituito dal re Ferdinando di Borbone allorché, dopo il Congresso di Vienna e il Trattato di Casalanza, soppresse il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia e la relativa costituzione che li teneva separati.
Al momento dell'istituzione del Regno delle Due Sicilie la capitale fu fissata in Palermo, ma l'anno successivo fu spostata a Napoli; Palermo però, almeno formalmente, continuò a mantenere dignità di capitale, essendo considerata appunto "città capitale" dell'isola
Il regno comprendeva le attuali regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, oltre a gran parte dell'odierno Lazio meridionale (distretti di Sora e Gaeta) e all'area orientale dell'attuale provincia di Rieti (distretto di Cittaducale). Al reame inoltre apparteneva, incluso amministrativamente nella provincia di Capitanata, l'arcipelago di Pelagosa, oggi parte della Croazia.
Le città di Benevento (oggi in Campania) e Pontecorvo (oggi nel Lazio) erano invece delle enclave pontificie.
L'uso dei termini Regno di Sicilia al di là del faro (o ulteriore) e Regno di Sicilia al di qua del faro (o citeriore, in riferimento al faro di Messina e quindi all'omonimo stretto) ebbe origine quando incoronato Carlo I d'Angiò da papa Clemente IV rex Siciliae, la corte di Catania e Palermo rivendicò per sé tale titolo, appoggiando le istanze di Pietro III di Aragona e dando così inizio alla guerra dei Vespri. La pace di Caltabellotta, nel 1302, sancì la fine della guerra e diede la suddetta separazione (secondo gli accordi, alla morte del re aragonese Federico d'Aragona, l'isola sarebbe dovuta tornare agli Angioini, cosa che in realtà non avvenne).[3]
La prima menzione ufficiale del toponimo "Due Sicilie" si ebbe invece quando Alfonso V d'Aragona unificò formalmente il Regno di Sicilia ed il Regno di Napoli sotto la corona di Rex Utriusque Siciliae.
Dopo la breve parentesi aragonese i due regni tornarono ad essere del tutto indipendenti, uno con capitale Napoli, l'altro con capitale Palermo.
In seguito al congresso di Vienna ed al Trattato di Casalanza, il sovrano che prima d'allora assumeva in sé la corona napoletana (al di qua del Faro) come Ferdinando IV, e quella siciliana (al di là del Faro) come Ferdinando III, riunì in un'unica entità statuale i territori delle Due Sicilie attraverso la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie dell'8 dicembre 1816, a quasi 400 anni dalla prima proclamazione del Regno delle Due Sicilie da parte di Alfonso il Magnanimo.