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FENESTRELLE - I LAGER DEI SAVOIA (parte 1/2)
FENESTRELLE - I LAGER DEI SAVOIA (parte 2/2)
0:01,0:36 Siamo stati a Fenestrelle molte volte, in
questo terribile luogo di sterminio e di morte. Ci siamo recati tante volte là, per rivisitare
il nostro passato, per ritrovare la nostra memoria, per far conoscere al mondo intero
la verità. Per far sapere le atrocità, i patimenti, i maltrattamenti che i valorosi
soldati del Regno delle due Sicilie, patirono in questo luogo di sterminio e di morte.
0:37,0:58 Il 6 luglio 2008, sotto una pioggia battente,
un gruppo di aderenti e sostenitori dei Comitati Due Sicilie, in parte convocati via chat o
per email, salì a Fenestrelle e posò, a memoria dei Patrioti sterminati, una lapide
che dice testualmente:
0:59,1:25 «Tra il 1860 e il 1861 vennero segregati
nella fortezza di Fenestrelle migliaia di soldati dell'esercito delle Due Sicilie che
si erano rifiutati di rinnegare il re e l'antica patria. Pochi tornarono a casa, i più morirono
di stenti. I pochi che sanno s'inchinano».
1:26,2:08 Duccio Mallamaci, coordinatore per Piemonte
e Calabria del Partito del Sud, tenne, interrompendosi a tratti per la commozione, un discorso in
cui definì Fenestrelle un campo di sterminio come Auschwitz o Belzec, e affermò che 8000
uomini vi erano morti di fame e di freddo; in tutto, aggiunse, furono 40.000 i prigionieri
meridionali sterminati nel Nord. Al discorso seguì una messa in latino, officiata da un
prete francese fatto venire per l'occasione.
2:09,2:23 La lapide che il 6 luglio del 2008 fu posta
a memoria dei soldati borbonici non esiste più. Mani sacrileghe l'hanno barbaramente
frantumata.
2:24,3:24 Sembrerebbe che accettare l'esistenza di un
pesante debito legato agli avvenimenti del periodo cosi detto "Risorgimentale " nei riguardi
degli Italiani del Sud sia motivo di oltraggio all'immagine del luogo che fu scenario di
prigionia e torture per i valorosi Soldati Borbonici, deportati dalla nostra terra nel
campo di sterminio di Fenestrelle, perché si erano rifiutati di disonorare il patto
di fedeltà giurato al Sovrano. In onore di questi nostri eroici padri , nella piazzetta
antistante la roccaforte, era stata deposta una lapide in marmo , dono dei compatrioti
Duosiciliani, di cui i versi incisi furono composti in loro onore dal grande Nicola Zitara.
3:25,5:07 Il Campo di sterminio di Fenestrelle è un
complesso fortificato, vecchio di alcuni secoli, in località Fenestrelle in Val Chisone (provincia
di Torino). Per le sue dimensioni ed il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della
valle la Fortezza è detta anche la grande muraglia armata piemontese. Questo tetro luogo
di morte, che nasconde segreti orrendi e terribili, attualmente è visitato da circa 40000 persone
l'anno, che naturalmente ne ignorano tutte le atrocità del passato. La cosa certa è
che, negli anni che vanno dal 1860 al 1870, gli internati furono soprattutto soldati borbonici,
ma anche contadini. I reclusi erano tenuti in pessime condizioni: "laceri e poco nutriti
era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare
i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi
mediterranei". "Senza pagliericci, senza coperte, senza luce, in posti dove la temperatura era
quasi sempre sotto lo zero, vennero smontati i vetri e gli infissi per rieducare con il
freddo i segregati".
5:08,5:38 Ma la cosa che ci ha lasciati sconcertati
è stata una tremenda verità che abbiamo scoperto raccogliendo notizie storiche. Il
campo di concentramento di Auschwitz è molto più piccolo del complesso militare di sterminio
di Fenestrelle. Ad Auschwitz troviamo baracche e filo spinato, a Fenestrelle troviamo pietre
e imponenti bastioni che mettono i brividi appena si entra dentro.
5:39,6:03 A Fenestrelle:
L'imponenza del complesso e la lunghezza delle mura risultarono sempre talmente impressionanti
da aver scoraggiato in partenza ogni tentativo di attacco da parte nemica. Dopo il 1860,
questo luogo venne utilizzato per sterminare i soldati borbonici.
6:04,6:38 Ci lasciano interdetti le dichiarazioni di
Juri Bossuto, consigliere regionale piemontese di Rifondazione Comunista, in uno studio del
2011 ridimensiona notevolmente il numero delle vittime, riportandone solo quattro nel novembre
del 1860 e tende a smentire il maltrattamento ai danni dei prigionieri borbonici, poiché
sarebbero stati assistiti con vitto e cure sanitarie.
6:39,7:33 Lo storico Alessandro Barbero ha sostenuto
che la fortezza fu solo una delle strutture in cui furono momentaneamente detenuti "anche"
militari del Regno delle Due Sicilie, che le condizioni di vita non erano peggiori di
quelle degli altri luoghi di detenzione e che la documentazione, sia militare, sia amministrativa,
sia parrocchiale, sul numero dei detenuti, sul numero delle morti e loro cause, sulle
modalità di seppellimento è ampia e rintracciabile. In sostanza, per il Barbero, quanto avvenne
a Fenestrelle deve essere molto ridimensionato e, comunque, ancora di più scientificamente
studiato, sebbene egli riconosca che tali eventi siano da inquadrarsi nei sussulti,
anche dolorosi, del neonato Stato unitario.
7:34,8:45 Ancora menzogne, ancora a noi gente del Sud
ci tocca ascoltare menzogne che offendono la nostra intelligenza e che fomentano ancora,
dopo più di un secolo mezzo, solo rancore e odio. Ci hanno tenuto in coma e senza coscienza
per più di 150 anni, adesso, che ci stiamo risvegliando stanno operando disperatamente
in tutti modi per riaddormentarci ancora, con libri che parlano male di noi e delle
nostre cose, con distruzione di lapidi ed asportazione di targhe, col gettare nella
spazzatura le corone dei fiori poste, a memoria e gloria, per i nostri eroi morti, col bloccarci
o renderci comunque difficile o inutile e perfino controproducente l'accesso ai loro
archivi. Ma noi dobbiamo rompere e rendere vana la loro criminale pretesa di avere il
monopolio della nostra memoria! Noi abbiamo il sacrosanto dovere di divulgare la verità.