necropoli Pantalica - Necropoli siracusane

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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necropoli Pantalica

La necropoli rupestre di Pantalica si trova a 40 chilometri da Siracusa e contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia e risalenti al periodo tra il XIII e l'VII secolo a.C.


mapa area di Pantalica


localizzazione sradale da Google map


Dal ritrovamento di una costruzione megalitica, l'Anaktoron, o Palazzo del Principe, e si è ipotizzato che Pantalica fosse uno stato indigeno espressione della civiltà sicula precedente alla colonizzazione greca. Con la crescente influenza di Siracusa, l’insediamento e la necropoli di Pantalica vennero abbandonati. Durante la dominazione bizantina, il sistema della necropoli venne ripopolato e sfruttato per formare dei villaggi rupestri, in cui alcune delle tombe furono ampliate e divennero abitazioni, mentre altre furono destinate a chiesa od oratorio. In seguito, l’area di Pantalica ritornò ad essere disabitata.
La Necropoli di Pantalica si trova su un altopiano roccioso a 40 km da Siracusa e comprende oltre 5.000 tombe scavate nella roccia vicino a delle cave di pietra. Le tombe si estendono lungo uno sperone per 1200 metri da nord-est a sud-ovest e per 500 metri da nord-ovest a sud-est; la maggior parte risalgono a un periodo che va dal XIII al VII secolo a.C. Insieme alle tombe ci sono i resti di abitazioni risalenti al periodo della colonizzazione greca ed altre vestigia bizantine; di particolare rilievo le fondamenta dell’Anaktoron (Palazzo del Principe).
La stratificazione culturale, architettonica e artistica evidente nell’insieme di Siracusa/Pantalica rappresenta una eccezionale testimonianza della diversità storica e culturale della regione di Siracusa nel corso di tre millenni dal periodo dell’antica Grecia al Barocco.
ambienti rupresti
 

catacomba di Sant'anna
 

chiesa San Nicolicchio
 

chiesa del Crocifisso


chiesa San Micidiario
La chiesetta rupestre di San Micidiario si apre verso W-SW nei pressi di un baratro che guarda la valle dell’Anapo. La chiesa presenta una zona presbiterale costituita da un’abside semicircolare destinata ad accogliere l’altare impostato sopra un gradino, in gran parte distrutto, ed è affiancata da due nicchie carenate, che simulano le absidi laterali. Una ricca decorazione ornava le pareti della chiesa, oggi è impossibile tentare qualsiasi riconoscimento.

   

 

conceria bizantina

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