Museo archeologico Paolo Orsi
Museo Archeologico
Siracusa-Numismatica
Il Museo Acheologico Paolo Orsi si trova a Siracusa viale Teocrito nei giardini di Villa Landolina estesa 12.000 mq, dove si trova anche la tomba del poeta tedesco Augusto Von Platen.
Nei padiglioni del Museo, uno dei più importanti musei archeologici d'Europa, sono esposti oltre 18.000 reperti archeologici e molti altri conservati nei magazzini.
Fu progettato e realizzato nel 1961 dall'architetto Franco Minissi, il quale, seguendo il progetto scientifico di Luigi Bernabò Brea, applicò moderni criteri architettonici di musealizzazione.
Al progetto espositivo e all'attuazione dell'allestimento contribuirono Luigi Bernabò Brea e Paola Pelagatti, Gerges Vallet e Francois Villard, Henry Tréziny, Elisa Lissi Caronna, Giovanna Bacci, Umberto Spigo ed altri giovani archeologi allora da poco entrati nei ruoli della Regione.
Venne inaugurato il 16 gennaio del 1988.
L'immenso patrimonio storico archeologico è esposto nei padiglioni edificati su due piani composti da ambienti espositivi estesi 9.000 metri quadrati.
Il piano terreno è diviso in 3 settori (A-B-C).
Il settore A, dedicato alla preistoria (Paleolitico superiore-Età del ferro), è preceduto da una sezione (Area 2) in cui vengono mostrate le caratteristiche geologiche del Mediterraneo ed i particolari della zona Iblea.
pianta del pianterreno- zona A dedicata alla Preistoria
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Alla fine della sezione geologica sono esposti i plastici di due elefanti nani ritrovati nella grotta di Spinagallo a Siracusa.
Alla base di ogni vetrina del settore (Area 3 e 4) striscie colorate indicano il periodo di appartenenza degli oggetti esposti: verde scuro (Paleolitico), viola (Neolitico), rosso (Rame), arancio (Bronzo Antico), azzurro (Bronzo Tardo), giallo (Bronzo Finale), bianco (Ferro).
Il settore B è dedicato alle colonie greche della Sicilia del periodo ionico e dorico, specificati in pannelli illustrativi che mostrano la localizzazione delle colonie greche in Sicilia e le origini delle città di provenienza (rosso=colonie calcidesi, verde=colonie corinzie, giallo=colonie megaresi, blu-giallo=colonie rodio-cretesi, blu-bianco=colonie rodio-acnide).
Il secondo ci mostra una foto della Sicilia ripresa dal satellite dove è possibile individuare lungo la costa orientale dell'isola le fondazioni elleniche e le loro sub-colonie, mentre nella parte occidentale si notano gli insediamenti Cartaginesi. Di rilievo si nota una statua marmorea di Kouros acefala proveniente da Leontinoi (Lentini) datata agli inizi del V° secolo a.c. (Area 5), resti della colonia dorica di Megara Hyblaea, resti della colonia dorica di Siracusa: statuette votive di Demetra e Kore e una Gorgone, proveniente dal tempio di Atena (V° secolo a.c.). All'ingresso dell'Area 7 è provvisoriamente esposta la Venere Anadiomene (colei che esce dalle acque).
Il materiale esposto nel settore C proviene dalle sub-colonie di Siracusa: Akrai (664 a.c.), Kasmenai (644 a.c.), Camarina (598 a.c.), reperti di Eloro (presso Noto) (Area 8) ed ospita inoltre reperti provenienti da altri centri della Sicilia orientale (Area 9) e da Gela ed Agrigento (Area 10).
Particolarmente interessante la famosa statua in marmo della Venere Anadiomene o Landolina; la ricca collezione numismatica custodita nel caveau sotterraneo; il medagliere e i reperti ritrovati nelle necropoli.