Palazzo Abela via Mirabella
Il Palazzo Abela - Daniele è ubicato presso
la Via Mirabella (una traversa della Via Dione, strada stretta collocata a
fianco della Chiesa di San Paolo). Esso è un palazzo di epoca quattrocentesca
che miracolosamente è scampato alla furia distruttrice del terremoto del 1693
rimanendo in parte intatto fino ai giorni nostri. Oggigiorno questo palazzo
ospita abitazioni e attività artigianali.
La facciata presente il portale d'ingresso ad arco cuspidato
in stile gotico - catalano, con influssi arabi; mentre la parte superiore del
palazzo (rifatta nel periodo tardosettecentesco) presenta balconcini racchiusi
da semplici ringhiere e sormontati da travoni in pietra. Da ammirare anche una
finestra a bifora, miracolosamente scampata alla furia del terremoto.
Dal portale d'ingresso si raggiunge il cortile interno del
palazzo da cui si raggiungono gli appartamenti abitativi che ne sono stati
ricavati.
3.2.1 Via Mirabella
La Via Mirabella, certamente una delle strade più antiche del centro storico di Siracusa, assume particolare importanza nel sec. XII ad opera dei Normanni i quali diedero particolare impulso alla costruzione di chiese e di monasteri; saranno però gli Aragonesi a conferirle un aspetto architettonicamente valido e imponente per le proporzioni. Gli attuali perimetri settecenteschi dei complessi del Carmine e del Ritiro ricalcano forse imponenti planimetrie quattrocentesche; nella Chiesa del Carmine vi sono tracce evidenti.
Il progetto settecentesco del Ritiro viene attribuito a Pompeo Picherali. L'attribuzione, essendo illeggibile la composizione interna degli spazi, é unicamente poggiata sulla slanciata ed elegante facciata dell'ex Chiesa.
Vicinissima a questi due complessi monumentali sorge la goticheggiante chiesetta di San Tommaso (1199) anch'essa in molte parti manomessa.
Gli Aragonesi diedero inoltre alla strada un carattere nobiliare ed infatti vi favorirono la costruzione di residenze gentilizie delle quali rimane solo la Casa Abela-Danieli col suo immenso prospetto quattrocentesco alterato da soprelevazioni e da spontanee aperture. Oltre il suo elegante portale ogivale con archivolto e peducci si perviene al cortile con la bella scala esterna di tipo catalano e la graziosa loggia.
L'ingresso alla loggia, per divisioni di proprietà, é stato tamponato nel Settecento; ad essa sì perviene dunque attraverso una scala settecentesca pesante e buia. In fondo al cortile un'altra opera del Settecento tampona il Ronco l° alla Resalibera. Sulla parete destra del cortile si conserva un muro di cinta con originali merlature.
Tutta la rimanente architettura di Via Mirabella, ad esclusione di quel capolavoro dell'architettura barocca siracusana che é il Palazzo Bongiovanni (1779), é sorta nell'Ottocento sulle strutture delle precedenti costruzioni. Quest'architettura ottocentesca ruota, come per nascondersi o per essere protetta, intorno ai complessi monumentali del Carmine e del Ritiro. Un esempio significativo é quello dell'architettura del Ronco del Pioppo ove le abitazioni sii incastrano fittissime e disordinate in uno spazio microscopico, all'ombra del complesso del Carmine.
La tipologia degli alloggi compresi tra il Palazzo Bongiovanni e la Chiesa del Carmine é molto simile a quella delle abitazioni della vicina Spirduta: monolocali al piano terra con una sola apertura sul ronco; bivano al piano superiore. Il collegamento dei livelli é interno; esso é molto ripido per risparmiare più spazio possibile. Quasi uguale é la tipologia degli alloggi del Ronco del Ritiro e del Ronco San Tommaso con quella suddetta. Una tipologia non può ricercarsi negli alloggi del Cortile Abela perchè qui siamo in presenza della frantumazione dell'appartamento gentilizio ed ognuno ha diviso ed organizzato lo spazio come ha creduto opportuno. Sovente si ha però un ambiente pluriuso come prima stanza e una camera da letto (o due) accanto o sopra.