palazzo Gargallo
SIRACUSA PALAZZO GARGALLO - INTERLANDI
Tommaso Gargallo di Castel Lentini nacque in Siracusa, il 25 settembre 1760, nel palazzo dell'attuale piazza Archimede.
Questo fastoso palazzo venne costruito in epoca seicentesca per volere della potente famiglia Gargallo (una delle più potenti di Siracusa insieme ai Bonanno, ai Landolina, agli Arezzo della Targia, agli Interlandi e ai Montalto solo per citare le più potenti di tutte le numerose famiglie nobiliari siracusane), ma questo palazzo venne danneggiato seriamente dal terremoto del 1693 e restaurato una prima volta nei primi anni del 700 e una seconda volta nell'ultima metà dell'800 fino ad assumere l'aspetto attuale.
L'accesso al palazzo è garantito da un portale arcuato posto al centro della parte inferiore della facciata (con parete a gradoni) ai cui lati vi sono sei aperture arcuate (tre per lato) comunicanti con locali staccati al palazzo adibiti ad esercizi turistico - commerciali (locali di ritrovo o negozi). La parte superiore della facciata comprende sette splendide bifore, di cui otto delle quali si affacciano su pregevoli balconcini di pietra. Ai lati e al vertice vi sono eleganti pilastri e trabeazioni merlate che incorniciano le pareti esterne del palazzo (che presentano gli stessi elementi architettonici della facciata). L'interno del Palazzo Gargallo è adibito ad uso abitativo - commerciale (qui vi è anche una caffetteria letteraria).
Bisogna dire infine che qui nacque il Marchese Tommaso Gargallo, illustre cittadino siracusano che, oltre a fondare la cosiddetta "INDA", si occupò della storia e della cultura della città di Siracusa.
gli affreschi di palazzo Gargallo di Dario Scarf\'ec
documentazione pdf
DAL SITO DEL COMUNE DI SIRACUSA
il palazzo Gargallo di fondazione seicentesca. Deve il suo attuale aspetto, con la ricca decorazione in stucco, ai rimaneggiamenti degli anni 1895- 1899. A quel periodo risalgono i pregevoli affreschi delle volte, opera di Ernesto Bellandi. In questo palazzo il 25 settembre 1760 nacque Tommaso Gargallo. Contiguo è il palazzo Lanza - Bucceri, in origine Platamone di cui conserva ancora gli stemmi sui capitelli delle colonnine (D'oro, col monte di cinque cime di nero, movente dalla punta, sormontato da tre conchiglie di rosso, allineate in fascia, ed un giglio del medesimo posto al capo, dichiara impostazione catalana, con una bifora che il vento e la pioggia hanno ricamato. Evidenti sono le manomissioni del prospetto, squarciato dalle grandi aperture nella composta cortina muraria. Nel prospetto l'aquila acefala dal volo spiegato che sporge dal paramento murario, la finestrella strombata e gli archi gotici murati fanno supporre la fondazione sveva del palazzo. All'interno una scala a cielo scoperto con la cornice che segue l'alzata dei gradini, conduce al loggiatino inglobato nelle successive fabbriche, ma ancora sufficientemente leggibile.