teatro Comunale
Non tutti sanno che il teatro comunale di Siracusa, quando la cultura era qui di casa, costituiva un banco di prova per le compagnie che vi recitavano. A quei tempi il teatro era frequentato da veri amanti e i siracusani erano considerati "palati fini", intenditori e conoscitori della musica. Quando una compagnia debuttava nel nostro teatro, se veniva fischiata, aveva chiuso la sua carriera e viceversa se acclamata aveva il futuro assicurato. In sostanza il pubblico del nostro teatro era considerato un banco di prova per chiunque calcasse le scene. Il foyer del teatro era spesso utilizzato dagli artisti locali per mostre espositive di grande successo oltre che a fucina per tanti giovani artisti che si confrontavano con i professionisti del tempo. Questo album raccoglie tutte le foto che nel tempo ho archiviato. Grazie a Giovanni Raciti una serie di foto dopo il restauro
teatro comunale Siracusa
Oggi, restaurata, si presenta in tutta la sua magnificenza
La costruzione del Teatro risale al 1872 ad opera dell'ingegnere militare Breda e realizzato dove prima sorgevano la chiesa e il monastero dell'Annunziata e il palazzo del principe della Cattolica. I materiali utilizzati per la costruzione furono gli stessi provenienti dall'abbattimento degli edifici sacri. Ben presto, però, i lavori furono interrotti a causa dell’insorgenza di gravi crepe nel prospetto. Il municipio chiese allora l’intervento dell’architetto Damiani D’Almeyda - autore del Politeama di Palermo - per eseguire le perizie. Questi propose di demolire quanto fino ad allora realizzato. Nacque così un lungo contenzioso giudiziario che si concluse con la revoca dell’incarico al Breda ed il successivo affidamento al Damiani D’Almeyda che modificò il progetto originario.
Il teatro si presentava con un aspetto imponente.
All'esterno era presente un ampio porticato per la sosta delle carrozze e un cantonale architettonico, con una nicchia alla base e coronato da un'aquila (simbolo della città). Tuttora si possono ammirare sui prospetti dell'edificio, maschere teatrali e simboli delle muse .
All' interno del Teatro un ampio foyer dava accesso alla direzione, al guardaroba, all'ingresso della platea, al caffè e, a sinistra e a destra, alle scale dei palchi.
Nella sala principale che poteva ospitare 700 spettatori, erano presenti tre ordini di palchi, il loggione con le panche e un ampio palcoscenico, con il ridotto, i camerini e un'orchestra..
Il telone del sipario principale raffigura Dafne in un bosco popolato da ninfe a simbolo della poesia bucolica che a Siracusa con Teocrito ebbe le proprie origini.
Il Teatro venne inaugurato nella primavera del 1897, con la rappresentazione della "Gioconda" di Ponchielli e del "Faust " di Gounod. L’attività del teatro è stata brevissima: circa sessant’anni. Chiuso per restauri nel 1957, dopo la rappresentazione de "Il Trovatore" di Verdi, de "La Boheme di Puccini, de "La Cavalleria Rusticana di Mascagni e de "I Pagliacci di Leoncavallo; da allora non ha più riaperto.
recentemente è stato inaugurato dopo anni ed anni di restauro
come era prima foto Angelo Maltese
decori esterni, foto Antonio Gentile
l'aquila, secondo il racconto orale del figlio Aurelio, è opera di tale Amato, siracusano