Mammaiabica canale - siracusa acqua pietra

Antonio randazzo da Siracusa con amore
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Mammaiabica canale

Mammaiabica o Mammajabia contrada dell'agro siracusano ed oggi toponimo di un canale artificiale.

Il luogo della Plaia a Nord della foce del fiume Anapo, dove si riunivano le due squadre di pescatori che dalla spiaggia alavano k sciabica, un tempo veniva chiamata Mammina sciabica.
La sciabica è una rete a strascico costituita da un sacco e due lunghissime ali che hanno la funzione di radere i bassi fondali, raccogliendo, nella parte terminale della rete, tutto ciò che incontrano al passaggio.
In vernacolo si dice mamma di tutte quelle cose dalle quali si trae origine. Nel lavoro e nel gioco, mamma sta anche per punto di incontro iniziale e finale (es. nei giochi delle carte, del nascondino, etc.).
Mammajabica viene chiamato ora un canale di raccordo fra il vallone Cavadonna ed il mare.
Un tempo era il luogo dei pantani, vicino alla foce dell'Anapo, dove predominava una ricca vegetazione di zone umide.
Quest'ambiente era il rifugio ideale per molti uccelli migratori che lì, nelle varie stagioni, trovavano l'ambiente adatto per ristorarsi come pure di uccelli stanziali che lì venivano e nidificavano.
F. Sacco, nel suo Dizionario di Sicilia del 1799, scrisse: "Il fiume Anapo somministra un'abbondante pesca di anguille, e ne suoi contorni vi sono differenti specie di volatili".
Jabica è dello jabicare cioè dell'uccellare appostandosi con reti larghe mimetizzate nell'ambiente circostante. Jabicare, nei secol precedenti al nostro, era per alcuni uomini un mestiere, per molti un modo per poter sfamare la famiglia nei periodi in cui scarseggiava i lavoro.


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