23.2 - Lo sviluppo delPassistenza ospedaliera ad Avola attraverso i secoli
Le prime notizie di un ospedale ad Avola riguardano una Domus Hospitalis che sarebbe sorta sul monte Acquilone, nel sito di Avola vecchia, prima che la città venisse distrutta dal terremoto del 1693. Una nuova Domus Hospitalis, annessa alla chiesa di San Giacomo, nacque nel Settecento con la ricostruzione della città, e fu attiva fino al 1862. Nel 1885 fu istituita l'opera pia "Ospizio-Ospedale Di Maria", che prese il nome dal benemerito avolese Giuseppe Di Maria, canonico della Cattedrale di Siracusa (1790-1868). L'ospedale fu realizzato nei locali dell'ex convento dei Cappuccini, con l'annessa chiesa della Santa Croce, nell'attuale piazza Francesco Crispi, che allora sorgeva al di fuori del perimetro urbano. Un Regolamento cittadino aveva disposto la suddivisione dei locali in due distinti ambienti, uno destinato all'ospizio e l'altro all'ospedale, che a sua volta era suddiviso in due saloni, uno per gli uomini e l'altro per le donne. Vi lavoravano un medico-cerusico, un fiebotomo ed un economo, tutti pagati dall'amministrazione comunale.
Avola, Ospizio-Ospedale Di Maria, ex Convento Cappuccini
Agli inizi del Novecento l'ospedale fu ingrandito per ospitare le suore di San Vincenzo, al fine di destinarle all'assistenza degli infermi. Nel 1964 l'Ospedale venne classificato come "Infermeria per malati acuti" e fu dotato di una sezione di Medicina e di una sala operatoria gestita attraverso un chirurgo esterno convenzionato. Quindi nel 1969 l'ospedale fu ulteriormente ingrandito con altre divisioni, fu trasformato in Ente Ospedaliero e venne classificato come Ospedale di Zona. L'attuale Ospedale G, Di Maria, che sorge in contrada Chiusa di Carlo al di fuori dell'abitato, è stato attivato solo dal 1983 (362)
bibliografia
362 Troja Italico Libero, Dalla Domus Hospitalis al moderno Ospedale Di Maria (Origine e vicenda storica dell'Ospedale di Avola), AICS-Siracusa editore 2002.