San Giovannello o San Giovanni Battista - Chiese sconsacrate

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Chiese sconsacrate
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San Giovannello o San Giovanni Battista

Nel 1381 si cominciava la costruzione della parrocchia di S. Giovanni Battista coi beni di Pandolfina Capici nel quartiere israelitico posto fra via Giudecca e i vicoli Adiacenti.
Il testo è tratto da:
Architettura religiosa in Ortigia
di Lucia Acerra
stampato nel 1995
da: EDIPRINT
CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA O S. GIOVANNELLO
piazza del Precursore
Nella piazzetta del Precursore, al centro del quartiere ebraico della Giudecca, la chiesa sorgerebbe su una precedente, paleocristiana del IV secolo della quale non esiste alcuna traccia. La costruzione attuale si dice edificata nel 1380 a seguito di un lascito di Pandolfina Capece, e ciò è confermato dallo stile quattrocentesco del portale, dal rosone e dal campanile. Il dislivello di circa un metro e mezzo dall'attuale piano stradale è superato da sei scalini che immettono all'interno in cui le ampie arcate laterali ad ogiva delimitano le tre navate della chiesa a croce latina. Nel secolo XVIII furono apportate modifiche e aggiunti stucchi alle pareti. Il bellissimo arco delimitante l'abside conferisce maestosità ed eleganza all'insieme. Attualmente la chiesa, adibita a teatro e ad auditorium è un luogo di rara suggestione e, assieme a S. Pietro è uno dei pochi esempi di corretta fruizione del patrimonio storico-artistico del nostro centro storico.

La basilica di S. Giovanni Battista (o Giovannello) è ubicata in piazza del Precursore, nel rione Giudecca di Ortigia.




È stata costruita su un'altra basilica paleocristiana del IV secolo, costruita quest'ultima su ordine del vescovo Germano.
Per la sua vetustà la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è stata sempre e ininterrottamente fino ad oggi definita "prima post episcopalem", "prima dopo la Chiesa Cattedrale" come attestato ufficialmente, tra gli altri, da mons. A. Casaccio, vicario generale, nel 1781.L'aspetto attuale è del 1380. Ha un bellissimo portale quattrocentesco, un rosone e l'apice della facciata che non sono allineati fra di loro e questo per via delle manomissioni subite dalla chiesa nel corso dei secoli, non ultima quella del XVIII secolo. Ha anche due celle campanarie sulla sinistra dell'edificio, oggi senza tetto. L'interno è a croce latina, a tre navate, separate da colonne alternate ad archi ogivali.Da ricerche effettuate negli archivi parrocchiali si evince che l'altare maggiore era dedicato al Precursore mentre gli altari laterali erano dedicati a Santa Maria della Speranza, a San Bartolomeo Apostolo, a sant'Antonio di Padova e alla Sacra Famiglia. Le tele di Sant'Antonio di Padova e della Sacra Famiglia si trovano, oggi, nella vicina chiesa di San Filippo Apostolo. Nessuna notizia della tavola quattrocentesca della Madonna della Speranza e delle tele di San Giovanni Battista e di San Bartolomeo Apostolo. La tela di San Bartolomeo Apostolo era stata trasferita dalla vicina chiesa di San Bartolomeo in tempi relativamente recenti in seguito alla sconsacrazione e contestuale chiusura al pubblico culto della chiesa omonima. La cinquecentesca tela di San Bartolomeo aveva così preso il posto - nella chiesa di San Giovanni Battista - del quadro di San Giuseppe, opera di poco pregio, trasferito nella sagrestia e ora conservato nella sagrestia della chiesa di San Filippo Apostolo.Le due campane, presenti fino a un secolo fa nelle celle campanarie tuttora presenti, erano relativamente recenti: sec. xix la più grande e sec. xx la più piccola. Di entrambe non si ha più notizia.


Oggi la basilica, rettoria della Parrocchia San Giovanni Battista all'Immacolata, è ancora chiesa consacrata e aperta al culto divino. Vi si celebra la Santa Messa ogni sabato, nei mesi estivi, alle ore 18,00 (mesi di luglio e agosto ore 18,30) e in occasioni particolari come per esempio il 23 e il 24 giugno, solennità della Natività di San Giovanni Battista, titolare della chiesa.In effetti la sorte che questa chiesa ha avuto nell'ultimo secolo è stata parecchio infelice. Usata come teatro, luogo per spettacoli profani, addirittura ricevimenti matrimoniali ora da un anno esatto è tornata ad essere unicamente luogo di culto.
Si ringrazia Don Flavio Cappuccio, Parroco della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Siracusa e rettore della chiesa di San Filippo Apostolo, per l'interesse mostrato e l'aggiornamento delle informazioni
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