Convento Sant'Andrea Teatini
Il testo è tratto da:
Architettura religiosa in Ortigia
di Lucia Acerra
stampato nel 1995
da: EDIPRINT
CONVENTO DI S. ANDREA DEI TEATINI piazza Archimede
I chierici regolari Teatini giunsero a Siracusa nel 1610 e, col permesso del vescovo G. Saladino, si stabilirono nella chiesa dei marinai e dei pescatori dedicata a S. Andrea apostolo, con l'obbligo di non cambiarne il nome e di porre nell'altare maggiore il quadro di S.Andrea.
Il convento, ovvero la casa dei Teatini, come veniva chiamata, era una bella costruzione, il suo ingresso era a "pochi passi dalla porta maggiore della chiesa su via S. Cristoforo"
Una scala esterna immetteva in una grande sala adorna di quadri, a destra vi era l'ingresso alle stanze del convento, a sinistra quello alla chiesa. Al piano terreno vi erano le cucine e le grandi stanze destinate a refettorio e a magazzini. Proseguendo si giungeva in un atrio coperto al di là del quale iniziava la scala che conduceva ai piani superiori. "Era codesta scala mirabilmente costruita, formata a due salite, con scaloni di pietra bianca, larghi, riposati, stupendi, i quali, stringendosi allo stipite quasi a ventaglio, si allargavano magnifici al muro. Sia che tu salivi a destra o a sinistra, sempre riuscivi nei medesimi pianerotti intermedi... Non vi è palazzo fra noi che abbia il vanto di avere una scala simile a codesta: era singolare.
I lunghi corridoi, le ampie sale, le numerose stanze dei padri, i locali per i giovani, rendevano imponente la costruzione. Un giardino interno confinava con la chiesa di S. Giacomo apostolo che verrà poi demolita assieme alla chiesa e al convento dei Teatini nel 1872.