Fanusa - Cassibile

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Cassibile
Vai ai contenuti

Fanusa

FANUSA Dal basso latino Fania che significa bosco. Il toponimo ci indica come, con buona probabilità, in quel periodo medioevale la zona si trovasse incolta e vi prosperasse il bosco allo stato naturale. Da un documento del 1338 riportato nel 1° libro dei privilegi della città di Siracusa leggiamo «De sententia fani Milocche». E' il caso di fare a questo punto un confronto fra il toponimo in oggetto ed altri similari che esistono nelle vicinanze della nostra costa, precisamente nel tratto che va dal fiume Cassibile al lido di Avola. Qui troviamo località Gallina, Chiuse di Carlo (nella parlata avolese ghiusi di Carru) con toponomastica derivante dal termine basso latino Galla che significa quercia; come pure località Fadale (in dialetto avolese Falari) con molta probabilità termine derivato dal greco fellos che significa sempre quercia. Da queste comparazioni di toponomastica possiamo affermare che lungo le nostre coste esistevano lunghi tratti di boschi, probabilmente considerati luoghi sacri nel periodo greco romano (vedasi, alla pubblicazione del II vol., il top. Mostringiano) ed adibiti a molteplici funzioni nel corso dei secoli (es. raccolta di legna per usi domestici, rifugio per la selvaggina, luogo di ripopolamento per la fauna indigena, pascolo per maiali e cinghiali, raccolta di ghiande per l'alimentazione in periodo invernale di animali, protezione delle colture retrostanti dal vento marino e dalla salsedine).

Torna ai contenuti