la Graziella
Michele Liistro
La Graziella: il quartiere nascosto dei pescatori di Ortigia
La "Graziella" prende il nome dalla chiesa di S. Maria delle Grazie, che sorgeva nel cuore del quartiere (dove oggi si trova Largo della Graziella), protettrice dei pescatori e demolita nel 1864.
A ricordo della chiesa rimane un'edicola votiva da cui, purtroppo, è stata asportata l'immagine originale.
Da una attenta lettura della documentazione del periodo classico, l'area, dove oggi si trova il quartiere della Graziella, appare come un luogo nodale tra il primo impianto della città antica a la sua espansione sulla terraferma.
Il luogo, nell'antichità, doveva avere una sua centralità dovuta, forse, alla vicinanza con le strutture degli arsenali, con il porto piccolo, e con l'istmo che collegava Ortigia con la terraferma (fig. 2.43). Questo ruolo, probabilmente, fu mantenuto fino a quando, dopo la dominazione romana, e, soprattutto, nel medioevo, la "Pentapoli" si ridimensionò, rinchiudendosi tutta nell'isola, perdendo il suo protagonismo nel mediterraneo.
Tutta l'area dell'attuale "Graziella", quindi, subì un processo di marginalizzazione con degrado fisico e sociale che non si è mai arrestato.
Per questo motivo il quartiere, soprattutto in tempi recenti, è stato il luogo di residenza del ceto più povero della città.
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