San Bassiano da Lodi
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San Bassiano o san Bassano nacque a Siracusa nel 319 e morì a Laus Pompeia l'8 febbraio 409.
Patrono di
Bassano del Grappa, Lodi (con la Diocesi), Pizzighettone e San Bassano
« Vale più Bassano di Lodi che il Colosso di Rodi. »
(Fazio degli Uberti, Dittamondo)
San Bassiano o san Bassano (Siracusa, 319 – Laus Pompeia, 8 febbraio 409) è stato un vescovo italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. È il patrono principale di Lodi, Bassano del Grappa e di San Bassano. Fu ordinato vescovo della diocesi di Lodi il 19 gennaio 374. Il giorno a lui dedicato nel Martirologio romano è il 19 gennaio.
Biografia
I dati cronologici assolutamente certi su san Bassiano sono quasi tutti basati sulla sua iscrizione sepolcrale: «Governò la sua Chiesa per 35 anni e 20 giorni. A 90 anni di età, lasciando alla terra il suo corpo nella gioia salì al cielo quando erano consoli gli augusti Onorio per l'ottava volta e Teodosio per la terza.» Secondo l'agiografia Vita Sancti Bassiani del vescovo di Lodi Andrea (circa dal 971 al 1002) san Bassiano nacque a Siracusa da un alto magistrato pagano che lo inviò a Roma per completare gli studi e avviare la carriera. A Roma si fece cristiano e, per sfuggire al padre, si spostò a Ravenna. Dal 374 al 409 fu vescovo della città di Laus Pompeia (oggi Lodi Vecchio): è ricordato per essere stato il primo vescovo di Lodi. La città registrava già da tempo la presenza di una fiorente comunità cristiana, come dimostra la circostanza che le autorità imperiali, ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo, scelsero di decapitare i martiri Felice, Nabore e Vittore, legionari africani, proprio fuori Lodi Vecchio, il 12 luglio 303, allo scopo di terrorizzare la numerosa collettività cristiana. La scelta di consacrare il primo vescovo di Laus Pompeia è probabilmente frutto della resistenza cattolica ad Aussenzio, vescovo ariano di Milano, condannato come eretico nel II Concilio Romano del 372. Nel 381, al concilio di Aquileia, Bassiano partecipò alla condanna del vescovo ariano Palladio di Ratiaria (l'odierna Archar, lungo il Danubio, oggi in Bulgaria).
Nel 387 inaugurò fuori dalle mura la prima basilica di Lodi, dedicata ai dodici apostoli. Essa venne consacrata da Ambrogio, vescovo di Milano, e dal suo coadiutore Felice, dal 386 primo vescovo di Como. L'edificio sopravvisse alla distruzione dei milanesi nel 1158 al tempo delle guerre contro il Barbarossa.
Nel 390 partecipò al sinodo milanese indetto da Ambrogio per controbattere alla predicazione dell’eretico Gioviniano (già confutato da Sofronio Eusebio Girolamo). Firmò, insieme ad Ambrogio, la lettera sinodale (conservata) al papa Siricio (sul seggio papale dal 384 al 399). Nel 397 (come riferisce Paolino di Milano, biografo di Ambrogio), assistette ai funerali del grande vescovo nel momento della sua morte.
Fu sepolto nella basilica da lui fondata.
Storia delle reliquie
Il corpo di san Bassiano
Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono traslate a Milano, dove rimasero fino al 1163, quando il Barbarossa, dopo che il 10 marzo 1162 aveva costretto Milano alla resa e l'aveva "distrutta" a sua volta, le riportò in Lodi, della quale aveva nel frattempo autorizzato la ricostruzione. La processione solenne era guidata dall'antipapa Vittore IV, dallo stesso Imperatore, alla presenza del patriarca di Aquileia e dell'abate di Cluny. Le reliquie sono custodite ancora oggi nella cripta della cattedrale di Lodi. Nel 2009, anno del XVI centenario della sua morte, le sue salme sono state fatte girare per ogni chiesa del lodigiano.
Culto
Ogni anno, in occasione della festività a lui dedicata, si svolge un'antica fiera nel quadrilatero di piazza della Vittoria, davanti al duomo: sotto i portici del Broletto (Palazzo Comunale) viene distribuita la tradizionale trippa detta büseca de San Basàn.
In occasione dei 1600 anni della morte del santo, il 18 gennaio 2009, il cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto una celebrazione eucaristica in Cattedrale a Lodi, concelebrata dal vescovo lodigiano Giuseppe Merisi, da Rino Fisichella e da Bassano Staffieri. Nella stessa occasione è stata indetta la peregrinatio delle reliquie di san Bassiano in tutte le parrocchie della diocesi di Lodi.
Pontificali degli ultimi anni [modifica]
19 gennaio 1991, S.E. Mons. Giulio Oggioni, vescovo di Bergamo
19 gennaio 1992, Cardinal Virgilio Noè
19 gennaio 1993, S.E. Mons. Bassiano Staffieri, vescovo di Carpi
19 gennaio 1994, S.E. Mons. Paolo Magnani, vescovo di Treviso
19 gennaio 1995, Cardinal Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 1996, S.E. Mons. Libero Tresoldi, Vescovo di Crema
19 gennaio 1997, S.E. Mons. Giovanni Battista Re, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato
19 gennaio 1998, S.E. Mons. Andrea Maria Erba, vescovo di Velletri
19 gennaio 1999, S.E. Mons. Rino Fisichella, vescovo ausiliare di Roma
19 gennaio 2000, Cardinal Camillo Ruini, presidente della CEI e vicario del Papa per la Diocesi di Roma
19 gennaio 2001, S.E. Mons. Claudio Baggini, neo-vescovo di Vigevano (fino all'anno precedente vicario generale della diocesi di Lodi)
19 gennaio 2002, S.E. Mons. Giovanni Volta, vescovo di Pavia
19 gennaio 2003, Cardinal Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi
19 gennaio 2004, Cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 2005, S.E. Mons. Giacomo Capuzzi, vescovo di Lodi (ultimo pontificale da vescovo di Lodi)
19 gennaio 2006, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, neo-vescovo di Lodi (primo pontificale da vescovo di Lodi)
19 gennaio 2007, Cardinal Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica
19 gennaio 2008, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi
18 gennaio 2009, XVI CENTENARIO DELLA MORTE DI S.BASSIANO, Cardinal Angelo Bagnasco, presidente della CEI ed arcivescovo metropolita di Genova
19 gennaio 2010, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi
19 gennaio 2011, Cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 2012, Cardinal Angelo Scola, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 2013, Cardinal Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi alla veglia del giorno precedente S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione