San Bassiano da Lodi - Santi siracusani

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Santi Siracusani
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San Bassiano da Lodi

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San Bassiano o san Bassano nacque a Siracusa nel 319 e morì a Laus Pompeia l'8 febbraio 409.

Secondo gli storici visse a Siracusa fino all'età di 12 anni.
Secondo la Vita Sancti Bassiani scritta dal vescovo Andrea circa dal 971 al 1002, Bassiano, nato verso il 320 da Sergio, prefetto della città, fu mandato a Roma per completarvi gli studi. Qui, convertito alla religione cristiana da un sacerdote di nome Giordano, ricevette il battesimo. Richiamato in patria dal padre che lo voleva far apostatare, si rifugiò a Ravenna, dove fu ordinato sacerdote. Dal 374 al 409 fu vescovo di Laus Pompeia (l’attuale Lodi Vecchio) ed è ricordato come primo vescovo di quella città.
Secondo gli studi della nostra amica Laura Curti, Bassiano, figlio di Sergio, prefetto romano di Siracusa, nacque nella residenza dei governatori romani che, secondo gli storici era nell'antica reggia di Ierone II.
Rimane il dubbio, dove era la sede del governatore romano a Siracusa? Alcune epigrafi vennero trovate in Achradina nei pressi dell'Agorà che, come sappiamo, era sul Montedoro, zona foro siracusano, ossia sotto le rovine del castello Marieth, dove secondo gli archeologi sono state trovate tracce di quello che presumibilmente, era la reggia di Dionisio, la quale, con ogni probabilità, era la stessa reggia di Ierone II
E' possibile però che, il palazzo di Verre e quindi a residenza dei governatori, a Siracusa, non poteva essere in corso Matteotti. Cicerone precisa che la residenza dei governatori era presso la reggia dei tiranni la quale, ipotizzano gli storici e qualche archeologo che quella di Dionisio era sul Montedoro, forse sotto le rovine del castello medievale Marieth. Qualcuno dice che la reggia di Ierone invece era al Maniace, nel luogo dove sono stati trovati basamenti del tempio di Era, ma io ritengo sia una sciocchezza, Ierone non avrebbe costruito la sua reggia demolendo un tempio. Per concludere non credo esistano informazioni certe su dov'era, nel periodo romano, e quindi di San Bassiano, la residenza dei governatori. Rimane aperla la questione che potrebbe essere quella sotto palazzo angolo via roma-maestranza, interlandi pizzuti, se non addirittura sotto palazzo montalto dove a dire di tale Lazzarini, defunto, che durante gli scavi, lui presente quale dipendente della soprintendenza e oculato ricercatore, vennero alla luce basamenti di un grande edificio che lui ipotizzò potessero essere le fondamenta della reggia di Ierone e quindi anche dei governatori romani. Se tale ipotesi fosse vera San Bassiano nacque in zona attuale Sperduta-via dei Mergulense, limitrofa a piazza Archimede e ala zona che ti indicarono inizialmente e che ha in qualche modo trovato riferimento sullo scritto di quel tale di Lodi.
Lapidi e iscrizioni in riferimento a Ierone II




  

Statua di san Bassiano sulla facciata della Basilica Cattedrale di Lodi







Patrono di
Bassano del Grappa, Lodi (con la Diocesi), Pizzighettone e San Bassano

« Vale più Bassano di Lodi che il Colosso di Rodi. »
(Fazio degli Uberti, Dittamondo)

San Bassiano o san Bassano (Siracusa, 319 – Laus Pompeia, 8 febbraio 409) è stato un vescovo italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. È il patrono principale di Lodi, Bassano del Grappa e di San Bassano. Fu ordinato vescovo della diocesi di Lodi il 19 gennaio 374. Il giorno a lui dedicato nel Martirologio romano è il 19 gennaio.



Biografia
I dati cronologici assolutamente certi su san Bassiano sono quasi tutti basati sulla sua iscrizione sepolcrale: «Governò la sua Chiesa per 35 anni e 20 giorni. A 90 anni di età, lasciando alla terra il suo corpo nella gioia salì al cielo quando erano consoli gli augusti Onorio per l'ottava volta e Teodosio per la terza.» Secondo l'agiografia Vita Sancti Bassiani del vescovo di Lodi Andrea (circa dal 971 al 1002) san Bassiano nacque a Siracusa da un alto magistrato pagano che lo inviò a Roma per completare gli studi e avviare la carriera. A Roma si fece cristiano e, per sfuggire al padre, si spostò a Ravenna. Dal 374 al 409 fu vescovo della città di Laus Pompeia (oggi Lodi Vecchio): è ricordato per essere stato il primo vescovo di Lodi. La città registrava già da tempo la presenza di una fiorente comunità cristiana, come dimostra la circostanza che le autorità imperiali, ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo, scelsero di decapitare i martiri Felice, Nabore e Vittore, legionari africani, proprio fuori Lodi Vecchio, il 12 luglio 303, allo scopo di terrorizzare la numerosa collettività cristiana. La scelta di consacrare il primo vescovo di Laus Pompeia è probabilmente frutto della resistenza cattolica ad Aussenzio, vescovo ariano di Milano, condannato come eretico nel II Concilio Romano del 372. Nel 381, al concilio di Aquileia, Bassiano partecipò alla condanna del vescovo ariano Palladio di Ratiaria (l'odierna Archar, lungo il Danubio, oggi in Bulgaria).

Nel 387 inaugurò fuori dalle mura la prima basilica di Lodi, dedicata ai dodici apostoli. Essa venne consacrata da Ambrogio, vescovo di Milano, e dal suo coadiutore Felice, dal 386 primo vescovo di Como. L'edificio sopravvisse alla distruzione dei milanesi nel 1158 al tempo delle guerre contro il Barbarossa.

Nel 390 partecipò al sinodo milanese indetto da Ambrogio per controbattere alla predicazione dell’eretico Gioviniano (già confutato da Sofronio Eusebio Girolamo). Firmò, insieme ad Ambrogio, la lettera sinodale (conservata) al papa Siricio (sul seggio papale dal 384 al 399). Nel 397 (come riferisce Paolino di Milano, biografo di Ambrogio), assistette ai funerali del grande vescovo nel momento della sua morte.

Fu sepolto nella basilica da lui fondata.

Storia delle reliquie





Il corpo di san Bassiano
Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono traslate a Milano, dove rimasero fino al 1163, quando il Barbarossa, dopo che il 10 marzo 1162 aveva costretto Milano alla resa e l'aveva "distrutta" a sua volta, le riportò in Lodi, della quale aveva nel frattempo autorizzato la ricostruzione. La processione solenne era guidata dall'antipapa Vittore IV, dallo stesso Imperatore, alla presenza del patriarca di Aquileia e dell'abate di Cluny. Le reliquie sono custodite ancora oggi nella cripta della cattedrale di Lodi. Nel 2009, anno del XVI centenario della sua morte, le sue salme sono state fatte girare per ogni chiesa del lodigiano.

Culto
Ogni anno, in occasione della festività a lui dedicata, si svolge un'antica fiera nel quadrilatero di piazza della Vittoria, davanti al duomo: sotto i portici del Broletto (Palazzo Comunale) viene distribuita la tradizionale trippa detta büseca de San Basàn.

In occasione dei 1600 anni della morte del santo, il 18 gennaio 2009, il cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto una celebrazione eucaristica in Cattedrale a Lodi, concelebrata dal vescovo lodigiano Giuseppe Merisi, da Rino Fisichella e da Bassano Staffieri. Nella stessa occasione è stata indetta la peregrinatio delle reliquie di san Bassiano in tutte le parrocchie della diocesi di Lodi.

Pontificali degli ultimi anni [modifica]
19 gennaio 1991, S.E. Mons. Giulio Oggioni, vescovo di Bergamo
19 gennaio 1992, Cardinal Virgilio Noè
19 gennaio 1993, S.E. Mons. Bassiano Staffieri, vescovo di Carpi
19 gennaio 1994, S.E. Mons. Paolo Magnani, vescovo di Treviso
19 gennaio 1995, Cardinal Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 1996, S.E. Mons. Libero Tresoldi, Vescovo di Crema
19 gennaio 1997, S.E. Mons. Giovanni Battista Re, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato
19 gennaio 1998, S.E. Mons. Andrea Maria Erba, vescovo di Velletri
19 gennaio 1999, S.E. Mons. Rino Fisichella, vescovo ausiliare di Roma
19 gennaio 2000, Cardinal Camillo Ruini, presidente della CEI e vicario del Papa per la Diocesi di Roma
19 gennaio 2001, S.E. Mons. Claudio Baggini, neo-vescovo di Vigevano (fino all'anno precedente vicario generale della diocesi di Lodi)
19 gennaio 2002, S.E. Mons. Giovanni Volta, vescovo di Pavia
19 gennaio 2003, Cardinal Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi
19 gennaio 2004, Cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 2005, S.E. Mons. Giacomo Capuzzi, vescovo di Lodi (ultimo pontificale da vescovo di Lodi)
19 gennaio 2006, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, neo-vescovo di Lodi (primo pontificale da vescovo di Lodi)
19 gennaio 2007, Cardinal Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica
19 gennaio 2008, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi
18 gennaio 2009, XVI CENTENARIO DELLA MORTE DI S.BASSIANO, Cardinal Angelo Bagnasco, presidente della CEI ed arcivescovo metropolita di Genova
19 gennaio 2010, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi
19 gennaio 2011, Cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 2012, Cardinal Angelo Scola, arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia
19 gennaio 2013, Cardinal Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi alla veglia del giorno precedente S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione

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