La Giudecca Ebraica - Giudecca quartiere medievale

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Ortigia
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La Giudecca Ebraica

Siracusa la Giudecca quartiere ebraico

Siracusa, la Giudecca, antico quartiere ebraico.
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Giudecca, nome di una via, unica parola rimasta, sopravvissuta all’opera di rimozione storiografica, per ricordare lo storico quartiere medievale chiamato Rabato, sobborgo, abitato dagli Ebrei.

Solo pochi manufatti, scritte incise in ebraico, alcune conservate presso il Museo Bellomo e una preziosa incisione, riusata nel corso della ricostruzione della sconsacrata chiesa di San Giovannello, si trova in alto all’esterno dell’abside, sul quale è incisa l’epigrafe mutila, tradotta da Moshe Ben-Simon, “...alla sinagoga di Siracusa /... fondata con giustizia e fede”, integrata da Cesare Colafemmina: “[questo è l’ingresso] alla sinagoga di Siracusa. [Sia essa costruita e] consolidata nella giustizia e verità”.

La presenza degli Ebrei a Siracusa, secondo alcuni testi documentati negli atti di San Marciano, primo Vescovo di Siracusa, risalirebbe al 300 d.C. e pare che, come tramandano gli storici, abitavano nelle grotte Pelopie, in un Ghetto sulla Balza Acradina.

Solo nel VII secolo, fu permesso loro di insediarsi in Ortigia nella zona compresa tra via della Maestranza, via Alagona, via della Giudecca, Platea Giudaica, e via del Laberinto.

Dall’esame del tratto di strada lungo circa 40 metri, parallelo a via Maestranza, direzione est-ovest, proseguimento del tracciato di ronco primo e vicolo secondo alla Giudecca, scoperto nel corso dei recenti scavi archeologici, si ipotizza che potrebbe far parte dell’assetto urbano medievale dopo il terremoto del 1169.

I disastrosi terremoti che colpirono Siracusa negli anni 1100-1168-1351-1542 e 1693 non consentono di stabilire una cronologia storica dell’impianto viario del quartiere Giudecca ghetto ebraico.

Da un disegno mappa realizzata dai Piemontesi tra il 1713 e il 1720, forse copiata da una precedente mappa più antica, è possibile che tramandi l’impianto viario ebraico dei primi anni.

Secondo teoriche ipotesi tramandate, il Ghetto, era chiuso con cancelli ai limiti invalicabili, a nord di via della Maestranza, chiesa di San Francesco d’Assisi; ad est da via Alagona, 26-Platea Vechia; a sud est dal convento e chiesa di San Domenico in piazza San Giuseppe e ad ovest dalla chiesa convento di Santa Maria delle Monache, via del Laberinto.

Gli Ebrei, abili artigiani e commercianti, intellettuali e studiosi, medici, tra i quali il famoso e potente Yusseff Abenafià, ebreo di origine Catalana, Benjamin Romano, ebreo siracusano e ricchissimo banchiere.

Alcuni, abili mercanti e naviganti, viaggiavano per mare alla ricerca di prodotti da importare dalla Croazia, da Malta e dall’Egitto e commerciare a Siracusa e in tutta la Sicilia.

Secondo statistiche del tempo, costituivano un quarto della popolazione, forse la parte più attiva, esercenti rinomate Tintorie, Macellerie, pelli e stoffe colorate, trappeti dell’olio, vino, pesce, frutta e verdura, candele, botti, oggetti di uso quotidiano e qualsiasi tipo di corda, creando un movimento di affari prosperoso e determinante per la vita economica e culturale della città.

Nel 1492 con l’editto del re di Spagna Ferdinando di Castiglia, gli Ebrei furono spogliati di ogni avere ed espulsi e solo grazie all’iniziativa del Vescovo Dalmazio da Sandionisio, il quale, temendo il declino economico, ottenne il permesso del Governatore della Camera Reginale, Giovanni Cardenas la permanenza degli Ebrei convertiti, i quali, Marranos, da allora, con gli stessi diritti dei siracusani rimasero espandendo le loro attività anche in altri quartieri.

La via della Giudecca era chiamata: 17-Platea Judaice, dalla quale, a sinistra, vicolo I, 11-Vanella Melli Pernis, si raggiungeva via del Laberinto; 10-Contrada Gerico, che usciva in via del Crocifisso, 12-Ruga Davide Sigilmes.

A sinistra della via della Giudecca, vicolo dell’Ulivo, 13-Vanella dell'oliva, nella quale, secondo Federico Fazio, ai civici 26/32 c’era, 6- l’antico Baglio, il quale era, forse, 7- l’Ospedale Ebraico, che sarebbe confermato da ruderi e strutture esistenti, una scala catalana in pietra, finestre all’interno della corte e un finestrone con motivo Tudor.
Piazza San Filippo, 19-Platea Subtana, 2-chiesa di San Filippo, a sinistra vicolo II, 14-Vanella Porta Magni San Filippi; in fondo, vicolo Forte Vigliena, 25-Vanella Larga, fino alla costa di levante, via Nizza, 27-Contrada Ferraria seu Sepulcro.

Vicolo III era, 15-Vanella Porta Parva San Filippi.

Vicolo IV, 18-Ruga delli bagni, da via della Giudecca a via Alagona, 26-Platea Vechia per raggiungere, 8- Bagni rituali oggi nei sotterranei di Casa Bianca, civico 52, al quale accedevano le donne attraverso il ronco Palma, all’epoca, comunicante con l'attuale vicolo IV.

La piazza del Precursore era,19-Platea parva dove era, secondo recenti studi, la Sinagoga, 5-Meschita ebraica oggi Chiesa di San Giovanni Battista dove nell’abside, in alto, c’è un blocco calcareo riusato
sul quale è incisa l’epigrafe mutila, tradotta da Moshe Ben-Simon, “...alla sinagoga di Siracusa /... fondata con giustizia e fede”, integrata da Cesare Colafemmina: “[questo è l’ingresso] alla sinagoga di Siracusa. [Sia essa costruita e] consolidata nella giustizia e verità”.

Il Miqweh, 8- Bagni rituali, oggi nei sotterranei di Casa Bianca, civico 52, raggiungibile anche da via Mario Minniti, 21-Ruga della Meschita attraverso vicolo dell’Arco, 22-Arco della Meschita e infine, la via Larga, 23-Ruga larga, via del nome di Gesù, 24-Ruga di li Scutillari e 9-Lu puzzu chi sbuffa.

1) Chiesa di San Francesco
2) Chiesa di San Filippo
3) Chiesa di Santa Maria delle monache
4) Chiesa di San Domenico
5) Meschita ebraica oggi Chiesa di San Giovanni Battista
6) Baglio
7) Ospedale
8) Bagni rituali
9) Lu puzzu chi sbuffa
10) Contrada Gerico
11) Vanel!a Melli Pernas
12) Ruga Davide Sigilmes
13) Vanella dell'oliva
14) Vanella porta magna San Filippi
15) Vanella porta parva S.Filippi
16) Platea Subtana
17) Platea Judaice
18) Ruga delli bagni
19) Platea parva
20) Vanella porta parva Meschite
21) Ruga della Meschita
22) Arco della Meschita
23) Ruga larga
24) Ruga di li scutillari
25) Vanella larga
26) Platea vechia
27) Contrada Ferraria seu Sepulcro
28) Contrada maris judeorum
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