Marcozzi squadra
TRATTO DA:http://siraforum2.altervista.org/clubdesimone/2006/07/riferimenti-storici-sr-calcio.html
RIFERIMENTI STORICI SR CALCIO
I veri sportivi azzurri si sono sempre chiesto quando e' nata la squadra azzurra e chi sono stati i promotori. Per soddisfare questa curiosità' calcistica alcuni giornalisti sportivi in passato si sono cimentati in questo senso ed hanno cercato di scrivere a piu' riprese, la storia del Siracusa calcio, cercando di individuare le origini con testimonianze scritte , e con persone che hanno vissuto la nascita della squadra del calcio azzurro.
Il Siracusa edizione 1928-29, arrivato ad un passo dalla serie B a girone unico
Da sinistra in piedi: Pinasco, Macchi, Gamna, Lumia e Cavedoni.
In seconda fila: Zavaroni, Salussoglia, e Della Casa.
Seduti : Bagnoli, Belelli e Mirabella.
La testimonianza che più si avvicina alla realtà resta sicuramente quella lasciata dal compianto prof. Lino Romano, non soltanto perché rappresentava il decano dei giornalisti aretusei, ma perché lui visse in prima persona la nascita della squadra di calcio del Siracusa nel lontano 1924.
Proprio quell'anno, con data 1° aprile, i libri sociali del Circolo Sportivo "Tommaso Gargallo" danno come nascita del club aretuseo la prima squadra di calcio della città di Archimede.
Ma chi furono i promotori? A chi venne l'idea di formare una squadra di calcio che rappresentasse degnamente Siracusa?
I documenti dell'epoca narrano di un certo Giuseppe Barcio, marinaio siracusano di ritorno nella sua città natale che, dopo aver girovagato per il mondo, diede vita ad un club di calcio nel rione "Santa Lucia" (borgata) con il nome di "Sporting Club Santa Lucia".
Le notizie su questo club si perdono quasi subito e pertanto si suppone che il club ebbe pochissima vita sportiva.
Intanto le navi straniere, che approdavano nel porto di Siracusa, per lo più inglesi, fecero sì che il gioco del calcio si divulgasse in città a macchia d'olio.
Nacquero molte squadre ma soltanto due sembravano all'altezza della situazione: l'Esperia, che indossava la maglia azzurra ed era formata da gente che abitava in "Ortigia", e l'Insuperabile, con la maglia gialla, con giocatori della borgata "Santa Lucia". Il calcio siracusano si accentrò su queste due squadre perché risultarono alla lunga molto forti e ben organizzate dal punto di vista tecnico.
Nel frattempo, in città si verifica un evento. Siamo alla fine del 1922, data che, se all'apparenza può sembrare insignificante per la storia calcistica siracusana, in seguito si dimostrerà invece fondamentale per la nascita del "Siracusa Calcio": muore il Procuratore del Re. Il figlio, Genisio Pioletti, un tenente di carriera, viene a Siracusa per assistere ai funerali del padre e vi rimane perché viene distaccato al 75° Fanteria di Siracusa. Quel tenente entrerà nella storia del Siracusa calcio come uno dei fondatori, assieme al suo superiore in grado: il capitano Luigi Santuccio.
Entrambi innamorati del calcio, diedero vita a delle iniziative che portarono alla fusione delle due squadre più forti della città, cioè l'Insuperabile e l'Esperia; ma la rivalità era tanta che all'inizio non ne vollero sapere di formare una sola squadra.
Ci volle la diplomazia di Pioletti ed il carattere forte di Santuccio per unificare le due formazioni che dovevano rappresentare il calcio siracusano.
A quel tempo, siamo nel 1924, a Siracusa esisteva il Circolo Sportivo "Tommaso Gargallo" che curava il ciclismo, e a Pioletti e Santuccio venne l'idea di dare alla squadra di calcio questo nome, che fra l'altro rappresentava la massima espressione culturale e sportiva di Siracusa, dando così vita al "C.S. Tomm. Gargallo calcio".
La prima maglia indossata fu di colore nero e per ben due anni il Siracusa "T. Gargallo" disputò soltanto amichevoli. Soltanto nel 1926 poté partecipare al primo vero torneo ufficiale che organizzava la Lega Sud. Nel frattempo la maglietta era diventata di colore azzurro, che resterà per sempre così, fino al 1995, anno nel quale la società fallisce per gravissimi impegni economici.
Dopo settantuno anni di calcio si chiude una storia calcistica stupenda, che ha coinvolto a Siracusa oltre quattro generazioni di tifosi aretusei.
Dalle ceneri del Siracusa Calcio spunta la "Marcozzi Siracusa 1956", la seconda gloriosa squadra della città di Elio Vittorini, che ha il gravoso compito di far dimenticare le vecchie glorie del calcio azzurro, cercando di arrivare ai campionati di serie C, partendo dall'attuale campionato di Eccellenza girone B.
Giuseppe Franzò
RIFERIMENTI STORICI SR CALCIO
I veri sportivi azzurri si sono sempre chiesto quando e' nata la squadra azzurra e chi sono stati i promotori. Per soddisfare questa curiosità' calcistica alcuni giornalisti sportivi in passato si sono cimentati in questo senso ed hanno cercato di scrivere a piu' riprese, la storia del Siracusa calcio, cercando di individuare le origini con testimonianze scritte , e con persone che hanno vissuto la nascita della squadra del calcio azzurro.
Il Siracusa edizione 1928-29, arrivato ad un passo dalla serie B a girone unico
Da sinistra in piedi: Pinasco, Macchi, Gamna, Lumia e Cavedoni.
In seconda fila: Zavaroni, Salussoglia, e Della Casa.
Seduti : Bagnoli, Belelli e Mirabella.
La testimonianza che più si avvicina alla realtà resta sicuramente quella lasciata dal compianto prof. Lino Romano, non soltanto perché rappresentava il decano dei giornalisti aretusei, ma perché lui visse in prima persona la nascita della squadra di calcio del Siracusa nel lontano 1924.
Proprio quell'anno, con data 1° aprile, i libri sociali del Circolo Sportivo "Tommaso Gargallo" danno come nascita del club aretuseo la prima squadra di calcio della città di Archimede.
Ma chi furono i promotori? A chi venne l'idea di formare una squadra di calcio che rappresentasse degnamente Siracusa?
I documenti dell'epoca narrano di un certo Giuseppe Barcio, marinaio siracusano di ritorno nella sua città natale che, dopo aver girovagato per il mondo, diede vita ad un club di calcio nel rione "Santa Lucia" (borgata) con il nome di "Sporting Club Santa Lucia".
Le notizie su questo club si perdono quasi subito e pertanto si suppone che il club ebbe pochissima vita sportiva.
Intanto le navi straniere, che approdavano nel porto di Siracusa, per lo più inglesi, fecero sì che il gioco del calcio si divulgasse in città a macchia d'olio.
Nacquero molte squadre ma soltanto due sembravano all'altezza della situazione: l'Esperia, che indossava la maglia azzurra ed era formata da gente che abitava in "Ortigia", e l'Insuperabile, con la maglia gialla, con giocatori della borgata "Santa Lucia". Il calcio siracusano si accentrò su queste due squadre perché risultarono alla lunga molto forti e ben organizzate dal punto di vista tecnico.
Nel frattempo, in città si verifica un evento. Siamo alla fine del 1922, data che, se all'apparenza può sembrare insignificante per la storia calcistica siracusana, in seguito si dimostrerà invece fondamentale per la nascita del "Siracusa Calcio": muore il Procuratore del Re. Il figlio, Genisio Pioletti, un tenente di carriera, viene a Siracusa per assistere ai funerali del padre e vi rimane perché viene distaccato al 75° Fanteria di Siracusa. Quel tenente entrerà nella storia del Siracusa calcio come uno dei fondatori, assieme al suo superiore in grado: il capitano Luigi Santuccio.
Entrambi innamorati del calcio, diedero vita a delle iniziative che portarono alla fusione delle due squadre più forti della città, cioè l'Insuperabile e l'Esperia; ma la rivalità era tanta che all'inizio non ne vollero sapere di formare una sola squadra.
Ci volle la diplomazia di Pioletti ed il carattere forte di Santuccio per unificare le due formazioni che dovevano rappresentare il calcio siracusano.
A quel tempo, siamo nel 1924, a Siracusa esisteva il Circolo Sportivo "Tommaso Gargallo" che curava il ciclismo, e a Pioletti e Santuccio venne l'idea di dare alla squadra di calcio questo nome, che fra l'altro rappresentava la massima espressione culturale e sportiva di Siracusa, dando così vita al "C.S. Tomm. Gargallo calcio".
La prima maglia indossata fu di colore nero e per ben due anni il Siracusa "T. Gargallo" disputò soltanto amichevoli. Soltanto nel 1926 poté partecipare al primo vero torneo ufficiale che organizzava la Lega Sud. Nel frattempo la maglietta era diventata di colore azzurro, che resterà per sempre così, fino al 1995, anno nel quale la società fallisce per gravissimi impegni economici.
Dopo settantuno anni di calcio si chiude una storia calcistica stupenda, che ha coinvolto a Siracusa oltre quattro generazioni di tifosi aretusei.
Dalle ceneri del Siracusa Calcio spunta la "Marcozzi Siracusa 1956", la seconda gloriosa squadra della città di Elio Vittorini, che ha il gravoso compito di far dimenticare le vecchie glorie del calcio azzurro, cercando di arrivare ai campionati di serie C, partendo dall'attuale campionato di Eccellenza girone B.
Giuseppe Franzò