Pennavaria Filippo - Provincia di Ragusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Sicilia
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Pennavaria Filippo

personaggi storici

la storia è storia e non si può cancellare e quindi anche controvoglia realizzo questa pagina dedicata a questo personaggio che nel bene e nel male appartiene alla storia


Nato in una famiglia di intellettuali e di banchieri, compì gli studi universitari a Roma. Partecipò alla prima guerra mondiale, tornò a Ragusa nel 1919 dove assunse la direzione della Banca Agricola Popolare di Ragusa succedendo nell'incarico al padre. Di idee di destra, organizzò e divenne capo di forze politiche che si ispiravano agli ideali del futuro Partito nazionale fascista. Con l'avvento del Fascismo venne eletto deputato[1] e chiamato a far parte del Governo Mussolini in veste di sottosegretario per le poste e telegrafi e in seguito lo divenne per le ferrovie. Forte di questo incarico riuscì ad ottenere nel 1926 che venisse creata la provincia di Ragusa.[2]
Con la caduta del Fascismo, si iscrisse al Gruppo Partito Monarchico Italiano venendo eletto al Senato repubblicano nel 1958 in rappresentanza della Sicilia. Si ripresentò con il Partito Liberale Italiano nelle elezione successive per il Senato (1963 e 1968) senza però essere rieletto nonostante la valanga di voti ricevuti in entrambe le tornate elettorali dalla cittadinanza ragusana.Filippo Pennavaria
non fu solo gerarca fascista e sottosegretario di Stato nel ministero Mussolini: si macchio' di gravissimi atti di violenza contro operai, contadini, giovani militanti socialisti, per stroncare il dissenso e convincere con la forza e il terrore tanti cittadini inermi che era un obbligo di tutti piegarsi al regime fascista.
Per ammissione di altri esponenti fascisti dell'epoca, come si può leggere nel volume "Tre anni di battaglie fasciste, novembre 1919-dicembre 1922", Pennavaria il 24 novembre 1919 fondo' l'associazione nazionale combattenti la quale, forte di un migliaio di tesserati ex combattenti disoccupati e di esaltati giovani fascisti, divenne un centro di forza pronto all'azione, per mettere in pratica l'ordine di Mussolini di "imporre le idee fasciste nei cervelli dei refrattari toccando i crani a suon di manganellate". Fonti storiche concordanti attribuiscono a Pennavaria la responsabilita' di sanguinose azioni criminali come quella condotta il 9 aprile 1921 a Ragusa in piazza San Giovanni dove furono uccisi 4 braccianti e ferite oltre 60 persone, colpevoli di sostare pacificamente dinanzi alla Camera del lavoro insieme al deputato socialista Vacirca. Pennavaria, definito "l'apostolo violento del credo fascista in tutta la provincia di Siracusa in quegli anni", si ritiene essere il responsabile degli incendi che devastarono le leghe rosse la sera del 4 settembre 1922, cosi' come degli atti di guerriglia contro operai e contadini che si opponevano all'espansione della violenza nera e delle tante incursioni squadristiche che seminarono il terrore.

Sono questi i "meriti" acquisiti sul campo negli anni in cui si affermo' e si consolido' il regime fascista, per i quali Pennavaria divenne " seniore della milizia" e fiduciario del Pnf per la Sicilia orientale.


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