via Resalibera
La Via Resalibera, decumano minore certamente dovuto al rinìovamento urbanistico di Ortygia operato dai Romani subito dopo a conquista di Siracusa.
l'attuale via Resalibera un tempo, prima della liberazione del https://www.antoniorandazzo.it/monu.../tempio-di-apollo.html si chiamava via Diana.
Oggi non più, ma in preedenza e fino agli anni 60, era un asse trafficatissimo per le ittività commerciali che vi si sono inserite e per le attività arigianali che, nonostante il mutare dei tempi, con molti sforzi, coninuano a vivere ed esistere.
Le tipologie architettoniche della Via Resalibera sono le stesse della Graziella e il suo tracciato urbanistico é ricco di diramazioni ronchi, vicoli e cortili, in cui i frammenti architettonici di vari stili e di diversi periodi documentano, meglio delle pagine di un libro, la storia della città aretusea.
Un tempo una delle strade tra le più popolate e movimentate di Ortygia e conserva ancora una veste architettonica prevalentemente settecentesca verificabile nei requenti balconcini barocchi a petto d'oca, nei portali dalle decorazioni bizzarre, e nelle fantasiose scale all'aperto.
In tanti edifici sono ancora conci riciclati dai precedenti edifici greci, frammenti di colonne romane di granito, pannellini scultorei di pregevole fattura, tra i quali l'edicola dedicata a San Giovanni Battista, purtroppo mutila, nella quale è evidente la scena del Battesimo di Gesù.;
Nel tratto via Arizzi - via Dione, il piano terra dalle case della via Resalibera, era adoperato come bottega o magazzino e ciò nel rispetto della funzione originaria, con gli ambenti residenziali al piano superiore.
Nel tratto Mastrarua - Via Arizzi, nei vicoli e nei ronchi, anche il piano terra viene adoperato come abitazione e ciò pur essendo umido, buio e scarsamente aerato.
Nel Ronco del Carmelo, nel Vicolo Ildebrando e nel Ronco 1° alla Resalibera, il disordine architettonico é identico a quello di Via Arizzi. In questi ronchi profondissimi e tortuosi le case avanzano e retrocedono senza alcun ordine e si incastrano quasi a soffocarsi. Sono percorsi in cui il sole e il vento stentano ad entrare.
A differenza delle altre strade della Resalibera il Ronco 1° e il Vicolo Ildebrando conservano ancora le lastre di lava della pavimentazione stradale voluta dall'Adorno nel terzo quarto del sec. XIX.
La scena dei ronchi e dei vicoli della Resalibera é dunque una scena di miseria, case poverissime ricavate nel nulla, eppure, nonostante tutto, piene di intimità e di colore.
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