Bonaiuto Giuseppe ingegnere
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Giuseppe Bonaiuto, ingegnere, discendente dall’omonima famiglia di capomastri siracusani del XVIII secolo.
Giuseppe Bonaiuto, nel ventennio, ebbe un ruolo di rilievo nel capoluogo aretuseo, ma solo alcune opere, realizzate tra il 1929 e il 1960, insieme al fratello Vincenzo (1900-1949), avvocato e segretario
dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico INDA, sono state individuate.
Nei primi anni Trenta, fu “insolitamente” coinvolto nella direzione dei lavori per le scenografie degli Spettacoli Classici del teatro Greco di Siracusa: Ifigenia in Aulide di Euripide e Agamennone di Eschilo (1930) 7; Ippolito di Euripide e Edipo a Colono di Sofocle (1936)8.
In quella occasione, Giuseppe Bonaiuto ebbe modo di stringere amicizia con l’artista romano e scenografo Duilio Cambellotti, col quale la collaborazione continuerà anche al di fuori del contesto teatrale.
Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, Bonaiuto lavorò ininterrottamente in diversi cantieri pubblici sia in terraferma, sia in Ortigia.
Nel 1929, pare che esegui i lavori di ampliamento dell’Ospizio Umberto, poi demolito, dotandolo di nuovi dormitori per i “fanciulli abbandonati”, di ampi magazzini per i viveri e servizi d’igiene, progettato dall’ingegnere Gaetano Avolio nel 1908.
Nel 1931, realizzò una serie di villini e case economiche della cooperativa Bongiovanni per Mutilati e Invalidi di Guerra, e la Casa del Mutilato per la quale, nel 1947, intervenne con lavori di ripristino dopo l’occupazione alleata.
In quel periodo, si occupò anche della sede dell’Istituto Provinciale di Igiene e Profilassi (1931-1934) realizzata – sotto la direzione dell’Ingegnere Vittorio Vitale dell’Ufficio Tecnico Provinciale – nella Piazza del Foro Siracusano.
Tra il 1934 e il 1936 Bonaiuto affiancò Gaetano Rapisardi “allievo” di Marcello Piacentini nella direzione del cantiere del Pantheon dei caduti siracusani (1934-1936) e questa collaborazione contribuì certamente alla sua maturazione professionale con l’apporto dell’insegnamento della “scuola romana”.
Nel 1938-1940 progettò, con la “consulenza artistica” dell’architetto della Sovrintendenza Sebastiano Agati (1872-1949), la nuova sede dell’INDA in via del Littorio, comunemente conosciuta come casa di Epicarmo o casa Greco, l’edificio “in stile neo-rinascimentale” – voluto dall’allora presidente dell’ente Biagio Pace (Comiso,1889-1955)
Nel 1937 è impegnato nella costruzione del nuovo Ospedale Provinciale, inaugurato solo nella metà degli anni 50.
Il suo nome è anche tra i firmatari di alcuni progetti dell’IACP in collaborazione con l’Ingegnere siracusano Luigi La Ciura, († 1968), realizzati in occasione del nuovo piano regolatore generale del 1957, elaborato dall’urbanista Vincenzo Cabianca (Modena,1925-Roma, 2015).
Fa parte del gruppo di progettazione guidato dall’architetto romano Mario Fiorentino, (Roma,1918-1982), per il complesso residenziale di Santa Panagia da realizzarsi nella zona nord di Siracusa per conto dell’INA-CASA.
Infine, tra il 1957 e il 1959, Bonaiuto fu nuovamente coinvolto dal nuovo direttore dell’INDA, per ampliare la vecchia sede con ambienti destinati alla scuola di Teatro, inaugurati nel 1960.