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Gubbio Museo Diocesano
cronaca ecubina


Inaugurata al Museo Diocesano la mostra personale diffusa di Umberto Maria Garro con opere dello scultore Antonio Randazzo


Randazzo, Garro. Caldarelli, Polidori e Salciarini all'inaugurazione della mostra (Foto Tania Tagnani)



GUBBIO -Ieri pomeriggio al Museo Diocesano di Gubbio è stata inaugurata la mostra personale diffusa di Umberto Maria Garro intitolata “Ut pictura poesis” (Come nella pittura così nella poesia), con opere dello scultoreAntonio Randazzo. Per l’occasione sono intervenuti all’inaugurazione il dirigente alla cultura del Comune di Gubbio Raoul Caldarelli, la storica dell’arte Elisa Polidori e Paolo Salciarini in rappresentanza della Diocesi eugubina.
Come da pittura così nelle poesia, dalla celebre forma oraziana che indicava il paragone fra arte e letteratura, base dalla quale non può fare a meno di prendere avvio ogni discorso sulla teoria e sulla critica moderna, è il titolo della mostra personale diffusa di Umberto Maria Garro, da cui deriva lo spunto di questo progetto artistico che vede protagonista il maestro siciliano.


Randazzo e Garro al Museo Diocesano (Foto Tania Tagnani)



Umberto Maria Garro
Nato a Siracusa diplomato all’Accademia delle Belle arti delle stessa città, ha insegnato Educazione Artistica in Friuli Venezia Giulia in provincia di Pordenone e in Sicilia in provincia di Siracusa. Iconologo, etnologo, pubblicista, ha collaborato e collabora tuttora con diverse testate giornalistiche, come artista ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. In questa occasione egli propone un nucleo di opere nuove appositamente ideate per la mostra umbra, che testimoniano la sua attenzione per le tematiche ecologiche, per la cutlura siciliana e per la piaga sociale della violenza sulle donne.
La Mostra
La mostra vede lo snodarsi di due percorsi separati nel circuito della città di Gubbio. Il nucleo principale delle opere di Garro è esposto presso la Chiesa di Santa Maria Nuova dal caratteristico stile architettonico cistercense tipico degli edifici ecclesiastici dell’eugubino del XIII secolo, mentre la seconda parte sarà ospitata nel prestigioso Palazzo dei Canonici oggi sede del Museo Diocesano, dove lo mostra diffusa diventa bi-personale, vedendo inserite le opere dello scultore Antonio Randazzo, atipico scultore anch’egli siciliano, poeta della materia come è stato definito, che rifugge dalle etichette e non aderisce a raggruppamenti artistici specifici, egli espone un selezionano nucleo di opere in legno riciclato, tra le quali una riproduzione della parte della città di Siracusa affacciata sul mare e denominata “Ortigia“, e quella del teatro greco di Siracusa così come appariva nel V secolo Avanti Cristo.


Randazzo, Garro e Caldarelli all’inaugurazione della mostra (Foto Tania Tagnani)



La mostra, che ha ottenuto i patrocini del Comune di Gubbio  e del Comune di Siracusa,rappresenta una sorta di “gemellaggio artistico” tra Umbria e Sicilia, portando due maestri di differente estrazione artistica, a confrontarsi negli splendidi scenari della città di Gubbio.

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